Una squadra camaleonte
Nel corso degli anni, la società ha cambiato il suo nome in varie occasioni. In due periodi della sua storia (1959-1975 e 1981-1986), nella denominazione della squadra clivense è comparso il nome dello sponsor. Nel 1990, l'allora presidente Luigi Campedelli decise di cambiare in ChievoVerona la denominazione del club, per identificarlo maggiormente con la città di Verona.
I colori principali della maglia sono il biancoazzurro, utilizzato fino al 1956, ed il gialloblù, tuttora in uso. Da notare che nella stagione 1948-1949, i dirigenti, a causa delle ristrettezze economiche della squadra, appena rifondata, acquistarono maglie rossoblu. Questa divisa venne utilizzata soltanto per un campionato (già dalla stagione successiva il Chievo tornò ad indossare maglie biancocelesti).
Dagli anni Ottanta è presente sulle prime maglie ufficiali il simbolo di Cangrande della Scala. Un uso che ha provocato numerose polemiche. L'utilizzo del simbolo è stato rivendicato dai sostenitori dell'Hellas Verona e ritenuto un plagio poiché dal 1971 è il principale stemma della società Hellas Verona e delle Brigate Gialloblu. Giustamente il presidente del Chievo, Luca Campedelli, ha precisato che non solo il simbolo rappresenta la città in quanto effigie della famiglia degli scaligeri, ma che è presente dagli anni '30 sulle maglie del Chievo, come hanno testimoniato fotografie d'epoca. I tifosi clivensi, in particolare quelli del North Side, preferiscono farsi riconoscere attraverso i colori bianco e celeste e il simbolo della diga di Chievo.