Un dolce...destino
CARDI CHIEVO 1965-1966
Al termine della seconda guerra mondiale, nel 1948 la società venne rifondata come A.C. Chievo e si iscrisse alla Seconda Divisione. Nel campionato 1950-1951 la squadra vinse il campionato regionale di Seconda Divisione. Nell'aprile 1952 fece il suo debutto in squadra Bruno Vantini, detentore del primato di reti con la maglia del club, che giocò con la maglia del Chievo fino al 1971. Nel 1957 la squadra si spostò nel campo parrocchiale "Carlantonio Bottagisio", dove furono giocate le partite interne fino al 1986. Nel 1959, in seguito alla ristrutturazione dei campionati nazionali, il Chievo fu ammesso a giocare in Seconda Categoria. Sempre in quell'anno, la squadra cambiò la denominazione, diventando Cardi Chievo (dal nome del nuovo sponsor), ed ottenne rapidamente la promozione in Prima Categoria. Il Chievo restò in questa serie fino al 1963, quando subì la prima retrocessione della sua storia in seguito a un campionato deludente.
Nel 1964 Luigi Campedelli, uomo d'affari e proprietario della Paluani, divenne presidente del Chievo.
Nel corso degli anni successivi, egli cedette la carica presidenziale, pur rimanendo patron della società. Solo nel 1990 riassunse anche la carica di presidente. Sotto la gestione Campedelli il Chievo raggiunse il mondo professionistico, scalando poco a poco la piramide calcistica italiana. Nel 1965 i clivensi vinsero il campionato di Seconda Categoria ed ottennero la promozione. Dopo due stagioni in Prima Categoria, la squadra retrocesse nuovamente nel 1967. Nella stagione 1967-1968 il Chievo vinse ancora una volta il campionato di Seconda Categoria, trascinato dalle 19 reti dell'attaccante Bruno Vantini. Tuttavia la squadra decise di rinunciare alla promozione per problemi economici. Giocò ancora nella Seconda Categoria, vincendola anche nel 1969.
NICOLA CICCOLO, GIOCATORE E ALLENATORE NEGLI ANNI SETTANTA
Nel 1970 il Chievo concluse in ottava posizione il campionato di Prima Categoria, cosa che gli consentì di poter partecipare alla Promozione nella stagione seguente. Dopo cinque stagioni in Promozione, nel 1975 i clivensi, guidati dal tecnico Nicola Ciccolo, vinsero il campionato, conquistando l'accesso alla Serie D. Nonostante il successo sul campo, il momento era delicato finanziariamente, in seguito all'abbandono dello sponsor Cardi. La squadra (che tornò a chiamarsi semplicemente A.C. Chievo), riuscì a superare le difficoltà e, nel 1976, concluse al decimo posto il suo primo campionato in D. All'inizio della stagione 1978-1979 la formazione venne affidata a Carlo De Angelis. L'annata 1979-1980 fu particolarmente difficile. L'allenatore De Angelis venne esonerato, sostituito da Angelo Barbi e successivamente richiamato. Ottennero la salvezza soltanto all'ultima giornata. Nell'estate 1980 la squadra passò in consegna al tecnico Dario Baruffi, che la allenò fino al 1984.
Nel 1981 la squadra prese il nome di Paluani Chievo, dal nome dello sponsor Paluani. Nella stagione 1984-1985 l'allenatore fu Emilio Zanotti, mentre nel 1985 venne richiamato in panchina Carlo De Angelis. Nel campionato 1985-1986 il Chievo si mantenne sempre nelle prime posizioni, contendondosi il primato col Bassano. Al termine del campionato, le due squadre dovettero disputare uno spareggio promozione a Brescia, che vide prevalere la squadra vicentina. Tuttavia, il 13 giugno 1986 una sentenza condannò il Bassano per illecito sportivo e il Chievo ottenne la promozione in Serie C2.