I soliti idioti
Benvenuti nel mondo del pallone italiano, con questo biglietto da visita ci siamo fatti riconoscere in Cina. L'episodio finale di Juve- Napoli di Super coppa italiana finisce in vergogna. La squadra che ha perso, cioè il Napoli, non si è presentata alla premiazione. Ha lasciato il campo per ordine superiore dello stupefacente presidente De Laurentiis.
Quindi non ha ritirato le medaglie, non ha onorato quelli che sono i valori dello sport. Meno male che il presidente del Napoli è uomo di comunicazione, almeno così dicono. Nel prendere questo tipo di iniziativa c'è una totale mancanza di rispetto verso l'avversario, i tifosi, le regole e verso il Paese che ci ha ospitati, oltre che nei confronti di se stessi, insomma verso tutto il mondo del calcio. Non so se queste persone, dal presidente all'allenatore fino ai giocatori si sono resi conto di quello che hanno fatto. Crediamo proprio di sì.
Per questo andrebbero condannati con delle punizioni esemplari. Il nostro calcio con questi atteggiamenti non si può salvare. Come fanno questi signori a parlare a quelle frange di tifosi violenti?
Se nelle loro azioni dimostrano totale spregio verso le minime regole della convivenza civile. Quale esempio ha dato il Napoli calcio? Che si deve vincere a tutti i costi, ma dato che nello sport, come nella vita uno vince e l'altro perde, chi è sconfitto deve accettare la vittoria altrui con grande rispetto.
Chi si comporta così ha sempre torto, anche se può aver ragione in qualche episodio isolato. Chi assume certi atteggiamenti è irresponsabile perché non può ignorare di innescare una reazione a catena proprio in un momento delicatissimo per la credibilità del calcio italiano. Se si decide di far disputare questa partita in Cina per far promozione al nostro calcio e quindi attirare investitori dal mondo. Beh. . . avete sbagliato tutto.
Persone come il presidente del Napoli dovrebbe giocare in uno stadio a porte chiuse, perché questo spettacolo se lo deve vedere da solo. Con questo tipo di cultura dove non è prevista la possibilità di perdere, se accade è sempre colpa dell' arbitro, del campo di gioco, del designatore arbitrale , della Lega calcio, persino della Federazione. Mai degli attori protagonisti che con le loro stupide sceneggiate non si assumono mai le loro responsabilità.
Quindi diventa addirittura un disonore perdere. Così le partite diventano una lotta, il clima quello di una guerra. Ma se il comportamento del Napoli è stato tutto questo, udite, udite la dichiarazione di uno dei massimi dirigenti del pallone "Peccato per questa cosa, ma è stato comunque un successo" ha commentato Beretta presidente di Lega. Neanche il coraggio di dire esattamente che il presidente del Napoli questa volta l'ha fatta fuori dal vaso; che il presidente De Laurentiis. andrebbe squalificato da queste competizioni e che la società Napoli non potrà partecipare a questa manifestazione per i prossimi 10 anni; che l'allenatore e i giocatori vanno squalificati pesantemente, in maniera esemplare.
Questo è il nome della "cosa" presidente Beretta. . . ma! Con le complicità che ci sono oramai nel mondo del pallone tutte le cose finiscono a tarallucci e vino. Però noi italiani presidente Beretta, che crediamo nei valori dello sport siamo stufi di assistere ai "Soliti idioti", non meritiamo di fare figuracce planetarie come quella appena successa e altre ancora.