Tosi: "Ci vuole salto di civiltà"
Per il sindaco di Verona, Flavio Tosi, 'la parcellizzazione delle curve'' non è la misura per debellare il fenomeno dei cori di discriminazione territoriale che si verificano in alcuni stadi d'Italia.
Un fenomeno che deve essere affrontato ''con l'impegno di tutti - ha detto Tosi intervenendo al 'Processo del Lunedì - a partire dalle società con un impegno che deve essere netto e serio. Bisogna cercare di avere un salto di civilta'''.
''Se c'e' impegno alla fine le tifoserie capiscono - ha aggiunto Tosi - Quando non lo capiscono ben vengano le sanzioni. Io vado allo stadio, in curva, quelli che si comportano male sono qualche decina di stupidi se vengono adottate delle sanzioni la maggioranza mette in minoranza gli stupidi.
Voglio portare a esempio il comportamento dei tifosi del Verona nei confronti di Balotelli, applaudito ironicamente ad ogni azione. In quell'occasione c'è stato un impegno preciso della società che ha detto chiaramente di non tollerare certi atteggiamenti. L'Italia non è un paese razzista - ha sottolineato - pochi paesi accoglienti e ospitali come l'Italia''.
''Napoli colera sfottò o insulto? Certamente è più ironico 'Giulietta è una zoccola' - ha aggiunto Tosi - si dovrebbe riuscire a elevare tifo da stadio. Alcuni cori ci sono in tutti stadi ma quando si offende bisogna cercare di evitarlo. Se si vuole individuare qualcuno ci sono le telecamere. Parcellizzare la curve è sbagliato. la curva ha un suo modo di esistere e di essere perchè unitario''.