Lucarelli guida la squadra in serie A
1992-1998: l'era Achilli
Partì dal curatore fallimentare l'avventura di Achilli. Accolto come un salvatore, l'ex presidente del Pavia, si dimostrò abile e convincente. Dopo aver ottenuto un ripescaggio in C2, per meriti di bilancio, Achilli cercò con tutte le sue forze di approdare alla C1, ma all'inizio non ebbe fortuna, perchè trovò sempre sulla strada avversari non accreditati come Gualdo, Pontedera, Castel di Sangro, Montevarchi, Fermana, che riuscirono sempre a buggerare la compagine amaranto. Quanta amarezza dopo la debacle di Castel di Sangro, o il rientro come un'Armata Brancaleone dopo la sconfitta ai rigori nello spareggio di Ferrara. Alla fine però la caparbietà di Achilli e dei tifosi venne premiata.
Al quarto tentativo il Livorno fece centro. Lo spareggio play-off si gioca a Reggio Emilia e il Livorno, questa volta fa presto a sbarazzarsi della Maceratese e può festeggiare finalmente la promozione davanti a 15.000 tifosi impazziti dalla gioia. Nel 1997/98 al suo primo campionato di C1 il Livorno con Achilli fece quasi tombola. Parte fortissimo e vince 9 partite consecutive, facendo meravigliare l'Italia intera. Titoli giganteschi sulle prodezze del Livorno e tifoseria ai sette cieli.
Però ancora una volta l'inganno é dietro l'angolo. Prima viene fuori un presunto illecito ed il Livorno, senza uno straccio di una prova, viene penalizzato di 4 punti, poi alla fine del campionato gli viene tolta anche la seconda posizione dalla CAF. Quest'organo giudicante aveva, in un primo momento dato la vittoria a tavolino agli amaranto per una rissa scoppiata a Siena nel pre-gara quando la squadra fu aggredita da alcuni scalmanati locali, poi a torneo concluso ridette la vittoria al Siena.
Tutto questo però non aveva scalfito la volontà di vincere, ma ancora una volta nello spareggio di Perugia, davanti a 20.000 livornesi, si pensò bene di premiare la Cremonese, grazie ad un arbitraggio scandaloso di Gabriele di Frosinone.
Dopo 55 anni è serie A: Protti e Lucarelli guidano il Livorno alla vittoria
Un campionato dominato dalla prima all'ultima giornata da un grande Livorno che conclude al terzo posto condotto per mano dalla sua coppia gol Protti-Lucarelli, autori in due di ben 53 centri. Il Presidente Spinelli indovina ancora una volta tutte le mosse e, confermando il blocco storico nella sua quasi totalità, affida la squadra al giovane tecnico di San Vincenzo Walter Mazzarri.
Gli amaranto sanno affrontare ogni avversario a viso aperto e sin dalle prime giornate lasciano intendere che saranno protagonisti di questo campionato. Arrivano le vittorie con il Messina, Genoa e Ascoli a "Marassi" ed al "Del Duca", quindi le affermazioni con Ternana e Como all'Ardenza. Vigiani con i suoi dribbling, Chiellini, Doga, Ruotolo e Balleri con cross sempre pericolosi, Grauso, Melara, Cannarsa e Pfertzel con la loro grinta. La classe di Vanigli e le parate di Mareggini e Pavarini.
Tutte queste componenti fanno del Livorno uno squadrone schiacciasassi. Passato un momento di calo in inverno, la Triglia torna ad affondare i colpi sulle squadre avversarie e così arrivano le decisive vittorie di Salerno, Como e Terni seguite dallo storico 2-0 sui cugini della Fiorentina siglato dalla doppietta dei bomber Cristiano e Igor. Poi la vittoria per 3-0 al "Cibali" con il Catania, i tre punti con il Torino e la festa finale di Piacenza.
Il 29 maggio 2004 dopo più di mezzo secolo il Livorno torna in serie A. Le reti di Ruotolo, Melara e Lucarelli battono i biancorossi emiliani e per una città intera inizieranno mesi di lunghe feste attese 55 anni.
Due anni per preparare il grande salto
Nella società amaranto i due co-presidenti Achilli e Deodati erano palesemente in disaccordo e facevano a gara a far capire chi comandava. Lo si era capito già alla presentazione dell'allenatore Walter Nicoletti prima del camp. di C1 1998/99, allo Yacht Club.
Un andazzo che non poteva andare avanti, anche perchè la situazione finanziaria della società non era delle più floride e la posizione di stallo impediva addirittura anche i più elementari movimenti della segretaria.
Il campionato per il Livorno, però si era messo subito bene, con la squadra in testa alla classifica. Poi pian piano la classifica si è fatta sempre più pesante, malgrado qualche correttivo in corso.
Il feeling fra i due presidenti, se mai c'era stato, era finito ed allora occorreva un'inversione di rotta. Si invocava l'intervento del Sindaco Lamberti che accolse l'invito e in breve tempo, con l'aiuto dell'Assessore allo Sport Vezio Benetti e di Italo Piccini con il figlio Roberto, del Gruppo Compagnia Portuale di Livorno, individuarono in Aldo Spinelli, imprenditore Genovese che era già stato Presidente del Genoa Calcio per ben 12 anni, la persona giusta per continuare la storia calcistica del Livorno.
Un trattativa lunga, quasi estenuante, vista la poca voglia di vendere. A turno, prima Achilli e poi Deodati facevano opposizione, ma sotto la spinta dell'intera città alla fine il Sindaco Lamberti ha avuto partita vinta ed il primo marzo, 15 minuti prima della partita casalinga contro il Lumezzane, l'altoparlante dello stadio dette lo storico annuncio fra un "uragano" di applausi.
Ora non ci sono dubbi, per la società amaranto è cominciato veramente un altro giorno. Con il Presidente Spinelli nel Livorno Calcio entrano professionalità, ambizione e soprattutto grande competenza di calcio. L'obiettivo prefissato dallo "sciu" Aldo è la serie B in tre anni e così sarà. Nel primo torneo sulla panchina amaranto si alternano Carmignani e Tazzioli. Alla fine il 1999/2000 si rivelerà un'annato mediocre da ricordare soprattutto per due episodi uno piacevole e l'altro triste e luttuoso.
Nel primo il Livorno torna a vincere il derby di Pisa dopo 20 anni a siglare la vittoria saranno lereti di Prottie Carruezzo per un 1-2 in favore amaranto che passerà alla storia. Il secondo episodio è invece triste: la scomparsa del giovane talento Rosario Aquino, centravanti giovanissimo dalle forti doti tecniche. Nel 2000/2001 alla guida del Livorno arriva Osvaldo Jaconi.
Un tecnico dalla grande esperienza e dalle molte promozioni in B. Gli amaranto sono un gruppo solido e compatto che continua trovare in Igor Protti il suo bomber. Al suo fianco Lorenzini. A centrocampo Alessi talento ex Napoli, Grauso, Stefani e Doga. Sarà un'annata sfortunatissima che vedrà il Livorno mancare la promozione di un soffio. I labronici infatti, dopo un bel campionato combattuto alla pari con Modena e Como persero la finalissima playoff con i lariani (0-0/0-1 nel doppio confronto).
2002: il Livorno torna in serie B
Il 2001/2002 è l'anno del trionfo. La squadra di Jaconi sbaraglia la concorrenza e si aggiudica meritatamente il campionato. Protti è l'uomo simbolo e con 27 reti stravince la classifica dei cannonieri. Partite decisive e più importanti sono: le due vittorie nei derby con il Pisa (2-0 in casa e 3-1 a Pisa), le vittorie con il Treviso (4-1 in casa e 2-1 a Treviso alla penultima), la vittorie a Padova ed Alzano per 2-0, il successo di Monza con una super punizione di Saverino e naturalmente la vittoria decisiva del 5 maggio con la rete di Alteri e la doppietta di Protti.
Una grande squadra, un allenatore adatto alla categoria che si dimostra un vincente, ed una società organizzata e professionale sotto ogni punto di vista: un mix vincente che dà i suoi frutti. Spinelli, Protti e Jaconi i simboli di un trionfo che resterà nella storia del calcio livornese. Proprio come quelle 100.000 persone che si riversarono in piazza per festeggiare una vittoria storica e ricordare una data indimenticabile: 5 maggio 2002, il Livorno torna in serie B dopo trent'anni.La prima rete di Alteri, dopo 30 anni il Livorno torna in serie B! 5 maggio 2002: Livorno-Alzano 3-0
2003: un buon Livorno si piazza a metà classifica
Dopo un inizio di campionato tra le prime della classe il Livorno di mister Donadoni (ex milanista e nazionale italiano) si piazza decimo al suo ritorno in serie B dopo oltre trent'anni. Quello 2002/03 è da considerarsi sicuramente un torneo più che positivo per gli amaranto che portano in nazionale Under 21 (una volta anche convocato da Trapattoni) il giovanissimo portiere Marco Amelia e trovano ancora una volta in Protti un realizzatore formidabile.
Igor realizza infatti 23 centri e diventa così l'unico giocatore nella storia del calcio italiano che ha vinto la classifica marcatori in A, in B ed in C1. Il campionato di serie B 2003/04 vede il Livorno ai nastri di partenza alla guida del giovane mister Mazzarri. Le più grosse novità nella formazione sono date dal fortissimo trio d'attacco che sarà formato da Cristiano Lucarelli (livornese doc ex Torino, Lecce, Atalanta e Valencia), Andrea Rabito (ex Modena, Reggiana e Sampdoria) e dal solito intramontabile Igor Protti. Anche quest'anno il Presidente Spinelli ha allestito una squadra altamente competitiva pronta a far sognare i tifosi labronici.