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La storia della Fiorentina

Fiorentina 1929Le origini del calcio nel capoluogo toscano

La Fiorentina nasce nel 1926 dalla fusione del Club Sportivo Firenze e della Palestra Ginnastica Libertas. Il primo nucleo calcistico fiorentino risale però al 1898 quando nasce il Florence Foot-Ball Club, formato solo da aristocratici. Ben presto in tutta la città scoppia la passione per il calcio che si allarga ai ceti più popolari. Nascono così nel 1902 la Itala F.C. per opera di un gruppo di giovani che giocano a Campo di Marte.

Nel 1903 viene fondato il Club Sportivo Firenze che solo in seguito si occupa anche di calcio. Nel 1908 nasce il Firenze Football Club il cui campo di gioco era il Prato del Quercione, al Parco delle Cascine. Nel 1910 la "Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas" (fondata nel 1877) istituisce una sezione dedicata al calcio, nata da una scissione interna al "Firenze Football Club". Entrambi giocarono sul Prato del Quercione, ma i due terreni da gioco vennero separati da una corda sorretta da qualche picchetto piantato per terra. Scoppia una rivalità fra le due società. I giocatori della Libertas furono chiamati "ghiozzi rossi", pesci rossi, per i loro frequenti tuffi nel fosso che delimitava il campo per recuperare il pallone e per la loro maglia di colore scarlatto che indossavano.


La fondazione e i primi passi a livello nazionale

Con il tempo, fra le tante realtà calcistiche fiorentine, emergono il Club Sportivo Firenze e la Palestra Ginnastica Libertas. La divisione però non porta risultati a livello nazionale e i due club decidono di fondersi, incentivati anche dal nascente regime fascista che non vedeva di buon occhio l'eccessiva divisione in una stessa città. Sono tante le società che in quel periodo vedono la luce: l'Ambrosiana, il Napoli, la Roma e, appunto, la Fiorentina. Il 26 agosto 1926 viene firmato l'atto notarile che sancisce la nascita della nuova Associazione Sportiva Fiorentina. Presidente è il marchese Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano e l'allenatore è Károly Csapkay. La maglia sociale scelta è a strisce bianche e rosse, dai colori delle due società appena fuse. Nel 1927 arrivarono le maglie a spicchi biancorossi (un dono fatto dai colligiani in onore dell'antica fratellanza Colle-Firenze). Nel 1929 un errato lavaggio portò al colore viola che piacque subito alla dirigenza e ai tifosi e che divenne quello ufficiale della squadra. I primi calci della nuova società vengono tirati sul campo di via Bellini, che ha ospitato la Fiorentina fino al settembre 1931. Da quel momento è lo stadio Franchi, con la partita Fiorentina-Admira, che ospita le partite interne. La prima gara ufficiale è datata 3 ottobre 1926, per il campionato di divisione nazionale girone C. Gli ancora biancoorossi esordiscono con una vittoria di 3-1 sul Pisa. Un campionato per la formazione fiorentina non particolarmente brillante: raggiunse il 6° posto su 10 squadre. L'anno successivo la Fiorentina sempre in Prima Divisione, fu traslocata nel più abbordabile Girone Sud e alla fine del campionato si guadagnò il secondo posto in classifica dietro al Bari. Il campionato 1928-29 fu una stagione di assestamento. La Federcalcio modificò l'assetto del massimo campionato volendo formare un unico girone per l'anno successivo. Creò così due gironi formati ognuno da 16 squadre: le prime otto di ogni girone avrebbero fatto parte della Serie A dell'anno successivo, mentre le altre nove avrebbero formato la Serie B. La Fiorentina, inclusa nel girone B, arrivò ultima con soli 12 punti e 5 partite vinte, 26 reti fatte e 96 subite.

Gli anni '30: la promozione in A e i primi passi in campo internazionale

La scalata alla Serie A della Fiorentina si risolve presto dopo due soli anni di purgatorio in B. Nel primo campionato, quello 1929-30, la squadra arriva quarta con 40 punti. L'anno successivo, stagione 1930-31, ottiene la promozione piazzandosi al primo posto con un totale di 46 punti. Arrivata alla massima serie i dirigenti viola si preoccupano di rafforzare la squadra. A tale scopo furono acquistati molti forti gocatori fra i quali Alfredo Pitto, che nel 1931 regalerà alla Fiorentina la prima maglia azzurra. C'è anche un ricambio sulla panchina: al posto di Feldmann, ormai solo dopo che Csapkay se ne andò, viene chiamato dal Bologna l'austriaco Hermann Fellsner. Il vero colpo di mercato, che farà la fortuna dei viola, è realizzato poco prima dell'inizio del campionato. Per trentamila lire arriva dal Nacional l'uruguaiano Pedro Petrone, detto l'artillero. Dopo i successi olompici del 1924 e del 1928, il campione uruguaiano viveva un momento di appannamento e giunse a Firenze con una gran voglia di riscatto. Al suo primo campionato di serie A la Fiorentina si piazza al quarto posto, trascinata dai gol (25) di Petrone che l'anno dopo fugge in patria per divergenze con la dirigenza fiorentina. Negli anni successici i viola otterranno piazzamenti di classica medio alta. Un contributo fondamentale lo danno il nuovo cannoniere Viani II e il campione del mondo Mario Pizziolo. Il miglior risultato è conseguito nel campionato 1934/35 quando i toscani chiudono il torneo al terzo posto. Il 16 giugno 1935 si svolge la prima gara ufficiale a livello internazionale della Fiorentina. Un debutto vincente per 2-0 a Budapest contro Ujpest Dozsa, in coppa Mitropa. Il 26 dicembre 1935 la Fiorentina fa il suo disputa la sua prima gara in Coppa Italia. Il riusultato rimarrà storico: un 8-0 sulla Sestrese in che ancor oggi resta la più larga vittoria viola in questa competizione. Nel 1937/38 arriva anche la prima retrocessione in serie B. Pronto il ritorno nella massima serie che avviene l'anno dopo.

 

 

 


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