Il Rinascimento viola
Gli anni '40: si apre un nuovo ciclo e arriva il primo titolo
Gli anni della grande guerra si aprono per la Fiorentina con un 13° posto in Serie A e la salvezza arrivata solo all'ultima giornata e per differenza reti. Ma la stagione rimane indimenticabile per la vittoria della Coppa Italia, il primo vero trofeo della sua storia. Il cammino in coppa inizia nel giorno di Natale del 1939, quando i viola annichiliscono per 7-1 il Cavagnaro. Agli ottavi è il turno del Milan che viene sconfitto 5-0, dopo un primo pareggio a Milano (all'epoca non esistevano i tempi supplementari). Nei quarti trova la Lazio che cede il passo ai viola per 4-1. In semifinale la Fiorentina è la Juventus a subire un secco 3-0 che vale alla Fiorentina l'accesso alla finale. Il 15 giugno 1940, i toscani superano 1-0 il Genoa con rete di Celoria al 26'. Negli anni seguenti, fino alla sospensione dell'attività per cause belliche la Fiorentina si piazza nell'ordine terza nel 1940/41, nona nel 1941/42 e sesta nel 1942/43. Vince nel 1944-45 il Campionato Toscano. Nella stagione successiva si piazza quinta nel Girone Centro Sud, non qualificandosi alla fase finale. Alla ripresa della Serie A, campionato 1946-47 ottiene la 17esima piazza. Va meglio nel 1947-48 (7° posto) e nel 1948-49 ((8 ° posto).
Gli anni '50: Campione d'Italia, un sogno che si realizza
In questi anni la Fiorentina entra a far parte stabilmente del gotha del calcio italiano. I risultati non lasciano spazio a interpretazioni: una volta terza, una quarta e due volte quinta tra il 1949/50 e il 1954/55.
Piazzamenti che fanno da preludio alla trionfale stagione 1955/56, in cui la Fiorentina vince il suo primo scudetto. Nell'estate 1955 il presidente Befani aveva completato un team già competitivo, acquistando due assi stranieri. Le chiavi del successo furono Miguel Montuori, argentino di origine sorrentina e l'asso brasiliano Julio Botelho, detto Julinho. I risultati arrivarono fin dalle prime partite. Fin dalla terza giornata la Fiorentina, allenata da Bernardini, fa capire che vuole lo scudetto passando sul campo della Juventus con un perentorio 4-0. La marcia vero il titolo non ammette pause: alla settima giornata aggancia l'Inter in vetta alla classifica; all'ottava va in testa da sola e da quel momento vi resta collezionando 33 risultati utili consecutivi. I viola si arrendono solo all'ultima giornata battuti 1-3 a Genova dai rossoblù. A cinque giornate dalla fine la Fiorentina festeggia aritmeticamente il titolo: è il 6 maggio 1956 quando si verifica il pareggio per 1-1 a Trieste. A fine stagione saranno 12 i punti di vantaggio sulla seconda, il Milan. Il trascinatore della stagione fu Virgili autore di 21 gol. Nei quattro anni successivi, a conferma del buon lavoro fatto, la Fiorentina ottiene per ben quattro volte consecutive la seconda piazza. Una vera è propria stagione d'oro per i colori viola. Nel campionato 1958/59 segna 95 gol, un record ancora oggi imbattuto nei campionati di serie A con girone unico a 18 squadre. Anche in Europa la Fiorentina è grande protagonista in coppa dei Campioni Arriva alla finalissima dell'edizione 1956/57, ma viene sconfitta dal Real Madrid 0-2.
Gli anni '60: gli anni del Rinascimento fiorentino con quattro titoli vinti
La stagione 1960/61 è poco fortunata in campionato (settimo posto finale). Ma dalla Coppa Italia e dalla coppa delle Coppe che arrivano grandi soddisfazioni. In bacheca arriveranno due trofei cosa che si ripeterà solo un'altra volta nel 1965/66. La vittoria della Coppa Italia arriva l'11 giugno 1961, battendo in finale la Lazio per 2-0 con i gol di Petris e Milan, dopo aver eliminato, nell'ordine, il Messina agli ottavi (2-0), la Roma ai quarti (6-4), la Juventus in semifinale (3-1). La Coppa delle Coppe è dei viola dopo un ruolino di marcia esaltante: la Fiorentina supera prima gli svizzeri del Lucerna e gli jugoslavi della Dinamo Zagabria. In finale trova gli scozzesi dei Glasgow Rangers che sono sconfitti all'andata in Scozia per 2-0 e nel ritorno a Firenze per 2-1. È la prima squadra italiana ad aggiudicarsi il trofeo. I toscani si ripetono nella stagione seguente giungendo di nuovo in finale ma il titolo va agli spagnoli dell'Atletico Madrid. Nel 1965/66 i viola si aggiudicano la terza Coppa Italia battendo il Catanzaro con un sofferto 2-1, nella finale di Roma del 19 maggio 1966. Sempre nel 1966 i viola si aggiudicano la Mitropa Cup, battendo nella finale i cecoslovacchi dello Jednota Trencin: 1-0. Gli anni '60 si chiudono in bellezza per i colori viola con la vittoria del secondo scudetto nella stagione 1968/69. La guida della squadra è affidata questa volta a Bruno Pesaola e la presidenza a Nello Baglini. Protagonisti dell'impresa furono Chiarugi, De Sisti, Amarildo, Esposito, Merlo, Maraschi, Ferrante, Brizi, Rizzo e Superchi. La Fiorentina chiude il campionato senza alcuna sconfitta esterna, record nella serie A con girone a sedici squadre che verrà poi emulato dal Perugia nel 1978/79 e dal Milan nel 1987/88.