Dalla B a Donadoni
2008-2009: La cavalcata trionfale in B
Dopo 18 stagioni in serie A, il Parma si trova a dover ripartire dalla serie cadetta. L'obiettivo dichiarato è l'immediata risalita nella massima serie, cercando se possibile di emulare il Chievo della stagione precedente (retrocesso e poi subito promosso). Per riuscirvi viene ingaggiato un allenatore esperto come Gigi Cagni e vengono ceduti i giocatori con più mercato per ricavare denaro fresco da investire (Gasbarroni al Genoa, Budan al Palermo, Cigarini all'Atalanta e Dessena alla Sampdoria ambedue in comproprietà); in entrata, tornano Kutuzov dal Pisa e Matteini dal Vicenza, mentre arriva un nutrito numero di giocatori dal Genoa ( Leon, A. Lucarelli e Pegolo), assieme a Budel dall'Empoli, e per finire giovani di belle speranze come Paloschi dal Milan ed il danese Troest dal Midtjylland.
L'esordio stagionale (30 agosto 2008) è allo stadio Tardini, 1-1 con il Rimini gol di Cristiano Lucarelli. Nelle successive giornate il Parma stenta a trovare i giusti equilibri e racimola solamente cinque punti in altrettante giornate. I tifosi delusi, dopo il pari casalingo (2-2) contro il Frosinone, hanno un duro confronto con Cristiano Lucarelli e con il tecnico Gigi Cagni.
La giornata successiva vede il primo colpo di scena in casa crociata: dopo uno scialbo pareggio a Brescia (0-0) la società decide di esonerare il tecnico Cagni e assume Francesco Guidolin, chiamato a risollevare una classifica deficitaria. Nonostante il nuovo mister esordisca con due pareggi, la squadra sembra ingranare la giusta marcia e nella seconda metà di ottobre infila una serie di tre vittorie consecutive (Parma-Empoli 1-0; Mantova-Parma 1-3; Parma-Triestina 2-1), prima di un nuovo pareggio sul campo del Piacenza. Comincia per i Crociati una lunga serie di risultati utili consecutivi e giornata dopo giornata scalano la classifica fino a raggiungerne i piani alti, prima di arrendersi in trasferta al Pisa a metà dicembre. L'anno solare 2008 si chiude con la sofferta vittoria casalinga contro il Cittadella che proietta il Parma al primo posto, condiviso assieme ad altre 4 formazioni.
Nel mercato invernale la rosa viene equilibrata e rinforzata con gli innesti di Vantaggiato e Lunardini presi dal Rimini, D'Agostino e Manzoni provenienti dall'Atalanta e di Ginestra dalla Ternana. Vengono ceduti: Kutuzov al Bari, Matteini e Paponi al Rimini, e Parravicini all'Atalanta. Alla ripresa del campionato il Parma incontra alcune difficoltà e il 2009 comincia con due pareggi (1-1 Vicenza-Parma e 1-1 casalingo nello scontro diretto col Sassuolo di Mandorlini che riesce a strappare un pareggio nei minuti di recupero). Nelle prime due giornate di ritorno il Parma pareggia con il Rimini (0-0) e vince con l'Albinoleffe (3-1), ma ad Ancona a inizio febbraio subisce una dura sconfitta che induce il presidente Ghirardi a mandare la squadra in ritiro; da allora comincia un periodo positivo per i crociati che riprendono a veleggiare verso i primi posti in graduatoria. Nel turno infrasettimanale del 17 marzo i ducali raggiungono per la prima volta il secondo posto in solitaria dopo un importantissimo 1 a 0 ai danni del Mantova, secondo posto che consolidano nelle giornate successive grazie a importanti risultati esterni (vittorie a Trieste e Bari e pareggio a Livorno).
A tre giornate dal termine i crociati hanno nove punti di vantaggio sul Livorno terzo, e basta loro un punto sul campo del Cittadella per ottenere la promozione matematica; la partita finisce 2 a 2, e il Parma dopo solo un anno in cadetteria ritorna nella massima serie. Si vuole festeggiare la promozione in casa il sabato successivo col Vicenza, ma la festa sul campo (sul 4-0 per i crociati) è tristemente interrotta dalla morte di un tifoso della squadra ospite, Eugenio Bortolon, deceduto dopo una caduta dagli spalti dello stadio.
Il Parma è deciso a lottare sino all'ultimo per il primo posto, ma complice il pareggio all'ultima giornata con il Sassuolo (2-2) sarà il Bari ad aggiudicarsi il campionato di B. La stagione si chiude, comunque, con una lunga serie di record per i gialloblù: minor numero di sconfitte (4), miglior attacco assieme al Bari (65 gol fatti), miglior difesa (34 gol subiti), maggior numero di risultati utili consecutivi (18) ed unica squadra di serie B a mantenere il proprio campo imbattuto. L'annata degli emiliani va come tutto l'ambiente si aspettava, e il tentativo di emulare il Chievo della stagione precedente è riuscito. È di nuovo serie A.
Il Parma torna in A dopo un solo anno di purgatorio nella serie cadetta e mette in atto una parziale rivoluzione. La società si affida a Pietro Leonardi, che ricoprirà la carica di amministratore delegato, mentre nuovi importanti innesti rafforzano la rosa: Mirante, Zaccardo, Panucci, Galloppa, Lanzafame, Biabiany e Bojinov su tutti.
L'inizio di stagione è travagliato, il Parma non brilla nelle amichevoli di precampionato e viene eliminato dalla Coppa Italia, perdendo 1-2 la sfida in casa contro il Novara. Ci si prepara ad una annata difficile, ma già dalla prima di campionato (2-2 contro l'Udinese) si hanno riscontri positivi. Inizia un periodo esaltante per la squadra guidata da mister Guidolin: al Tardini il Parma è implacabile e inanella una serie di vittorie contro avversarie dirette e non: Catania, Palermo, Siena, Bari (indimenticabili i gol di Bojinov e Paloschi che fissano il risultato sul 2-0), Chievo e Bologna.
Ma anche in trasferta i gialloblù non sono da meno: alle prestazioni convincenti a Genova (1-1 con la Samp e 2-2 con il Genoa) il Parma aggiunge la vittoria a Roma con la Lazio e quella a Firenze con la Fiorentina, vero capolavoro del girone d'andata in un 3 a 2 che vede andare in rete Amoruso, Bojinov e Lanzafame (con miracolo finale di Mirante sull'ex Gilardino). Il Parma, inaspettatamente, si presenta alla pausa natalizia al quarto posto.
Il 2010 si apre nel peggiore dei modi: la partita in casa con la Juventus (persa per 1 a 2) punisce oltremodo i crociati che accusano il colpo e si infilano in un tunnel buio racimolando due soli punti in nove gare. La squadra è ora risucchiata in zona retrocessione. Lentamente però le qualità dei ducali tornano a galla e al Tardini contro la Sampdoria il Parma torna al successo (di Zaccardo la firma sull' 1-0 finale). Gli innesti di Valiani, Jimenez e Crespo, che i tifosi riabbracciano commossi dopo dieci anni, si inseriscono perfettamente in un gruppo che ha ritrovato grinta e gamba.
Il Parma esce con autorità dalla zona calda della classifica e già il 14 marzo, vincendo in casa con l'Atalanta, può festeggiare la matematica salvezza. Dopo l'esaltante vittoria, in rimonta, a Napoli (3-2 con reti di Lucarelli, Antonelli e Jimenez) c'è ancora spazio per puntare all'Europa, ma la sconfitta con il Genoa nella giornata successiva, chiude definitivamente il discorso. Nelle ultime di campionato il Parma ha modo di togliersi importanti soddisfazioni come battere la Juventus a Torino e riportare al gol Crespo, che sigla l'ultima rete stagionale dei crociati, nell'ultima giornata di campionato vinta 4-1 con il Livorno. Il sogno Europa sembra solo rimandato. La stagione si è conclusa con il Parma che ha raggiunto l'ottavo posto.
All'inizio della stagione 2009-10, c'è grande attesa fra i tifosi per il nuovo Parma di Pasquale Marino, allenatore che fonda il proprio schema sul 4-3-3 che il tecnico aveva già utilizzato a Catania e Udine. Dalla Juventus arrivano Antonio Candreva e Sebastian Giovinco, e dal Boca Juniors il difensore Gabriel Paletta. L'avvio è difficile: nelle prime dieci giornate, l'unica vittoria è quella all'esordio contro il Brescia. A gennaio si vince a Torino con la Juve ma la classifica non decolla. Con il mercato di riparazione, sempre dalla Juve giunge l'italo-brasiliano Amauri in cerca di riscatto mentre dal Genoa, a cui vanno Antonelli e Paloschi, vengono acquistati Francesco Modesto e Raffaele Palladino. Dopo la sconfitta interna con il Bari, ultimo in classifica e virtualmente già retrocesso, Marino viene esonerato. Al suo posto Franco Colomba.
Il sostituto, che già dalle prime apparizioni sembra portare maggiore equilibrio e motivazioni alla squadra, compie la missione salvezza. I risultati arrivano presto: roboante vittoria (2-0) sull'Inter, ripetuta a Udine, poi 3-1 al Palermo. Il Parma arriva alla salvezza con il pareggio contro il Bologna, e la vittoria interna contro la Juve è la ciliegina sulla torta di un esaltante finale di stagione, che porta il Parma a concludere all'undicesimo posto insieme a Chievo e Catania. Il Parma ad inizio stagione acquista Antonio Candreva, Sebastian Giovinco dalla Juventus e il difensore Gabriel Paletta dal Boca Juniors. L'inizio della stagione è difficile: nelle prime 10 gare il Parma vince soltanto una gara contro il Brescia, poi in gennaio contro la Juventus a Torino.
Nuovi acquisti arrivano nella sessione invernale del calciomercato: l'italo-brasiliano Amauri arriva dalla Juventus, Francesco Modesto e Raffaele Palladino dal Genoa, che acquista dal Parma Antonelli e Paloschi. Dopo la bruciante sconfitta contro il Bari, ultimo in classifica, Marino viene esonerato e sostituito da Franco Colomba, che dalla prima partita cambia l'assetto della squadra, dando più bilanciamento e motivazioni. Vengono conseguiti ottimi risultati: una vittoria di forza contro l'Inter (2-0), Udinese (2-0) e Palermo (3-1). La salvezza è definitivamente archiviata grazie al pareggio contro il Bologna ed alla vittoria in casa contro la Juventus, che sancisce un ottimo finale di stagione. Il Parma si piazza all'undicesimo posto fra Chievo e Catania.
Dopo un inizio di stagione difficile, il Parma sostituisce a Gennaio 2012 il proprio allenatore. Arriva Roberto Donadoni – ex CT della Nazionale e storico calciatore del Milan – che cambia stile e mentalità alla squadra. Il Parma conquista punti e gioca bene, fino ad arrivare alle ultime sette gare. Quando per la prima volta nella storia del club vengono infilate 7 vittorie di fila. Tra i grandi protagonisti della stagione Sebastian Giovinco, che con 15 reti ha conquistato un posto agli Europei 2012 con Cesare Prandelli. Le 7 vittorie sono un record da cui il Parma riparte con grande fiducia in vista della prossima stagione.