storia frosinone
Dagli inizi agli anni Quaranta
Una squadra di calcio più o meno organizzata nacque a Frosinone verso la fine del 1912, la U.S. Frusinate. Successivamente la squadra assunse, per un certo periodo, il nome di "CXIX Legio M.V.S.N." durante il regime fascista. Nel 1929, si disputò un "Torneo Rionale" tra le squadre "Scalo", "Garibaldi", "Ricciotti" e "San Giorgio"; il torneo fu vinto dallo "Scalo".
All'inizio degli anni Trenta, la città di Frosinone ebbe due squadre: Frosinone A e Frosinone B. Il primo campo da gioco fu a Madonna della Neve; successivamente si giocò in via Casilina Nord ed in via Valle Fioretta, mentre l'attuale campo sportivo, "Matusa", venne costruito nel 1932.
La prima vera e propria squadra di calcio della città di Frosinone fu la Bellator Frusino, nata da un gruppo di componenti le prime compagini cittadine all'inizio degli anni trenta. I colori sociali della squadra furono inizialmente il rosso e il blu diventando poi il giallo e l'azzurro (da cui il soprannome di "canarini").
La Bellator Frusino riuscì ad arrivare nel 1934 alla Prima Divisione (che di lì ad un anno fu ridenominata Serie C); determinante fu in questo periodo la figura del presidente Emilio Frongia.
Nella seconda metà degli Anni Trenta, la Bellator Frusinio si sciolse, venendo sostituita dal Fascio Giovanile di Combattimento Frosinone (F.G.C.) che disputò vari tornei a livello interprovinciale. Con la venuta della guerra tutti i campionati vennero sospesi e la squadra di calcio frusinate scomparve.
La rinascita del Frosinone avvenne nel campionato 1945-1946: i ciociari disputarono il campionato di Seconda Divisione Lazio salendo in Prima Divisione un anno dopo, e, più tardi, furono ammessi d'ufficio alla Serie C della Lega Centro a titolo di propaganda, reputando, la Federcalcio, che la squadra avesse un buon potenziale in termini di bacino d'utenza.
Dal 1948-1949 al 1951-1952, i giallo-azzurri giocarono nel campionato di Promozione della Lega Centro e, nell'estate 1952, vennero inseriti nel torneo di Quarta Serie di nuova istituzione.
Gli anni Cinquanta
Dal 1952 al 1958, per sei anni consecutivi, i canarini disputarono il campionato di Quarta Serie, ottenendo come miglior piazzamento un quarto posto nel 1953. La partita più significativa in quest'arco di tempo fu Frosinone-Cosenza del 24 novembre 1957.
Il Cosenza stava lottando per la promozione ma il Frosinone passò in vantaggio a tre minuti dalla fine della gara. I giocatori del Cosenza reagirono incivilmente al gol scontrandosi con la Forza Pubblica accorsa in campo. L'arbitro, colpito da un atleta calabrese, finì a terra e si rialzò fischiando la fine dell'incontro.
I giallazzurri non restarono a guardare e si verificarono numerosi episodi di violenza. Uscito dallo stadio, l'arbitro venne inseguito per qualche chilometro dai sostenitori del Frosinone. Il Cosenza inoltrò ricorso e la Caf gli diede ragione ribaltando a tavolino il risultato del campo.
Il Frosinone espresse il proprio risentimento nei confronti della Lega Professionisti per l'ingiustizia subita e minacciò il ritiro dal campionato. In seguito alla mancata presentazione della squadra nella gara di ritorno a Cosenza, dopo aver subito altre penalizzazioni da parte della Lega e aver rinunciato a giocare a Marsala e Tempio Pausania[1] il Frosinone si ritirò dal campionato.
I personaggi più importanti di quel ciclo furono i presidenti Domenico Ferrante e Angelo Cristofari (una delle figure di spicco della storia del club), l'allenatore Genta, i giocatori Azzoni, Gabriele, Diglio, Dini, Spinato, Quercia, Braglia, Fortuna, Surina, Piccolomini.
Nella stagione 1958-59 il Frosinone, malgrado il ritiro dal campionato precedente, venne incluso nel Campionato Interregionale ma, a calendario già compilato, fu escluso dalla FIGC per non aver perfezionato il pagamento delle tasse di iscrizione. La società, dichiarata fallita, fu radiata dal campionato.
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