Da Calciopoli fino al successo di Conte
I primi anni del nuovo Millennio: continua il dominio Juve con Lippi e poi Capello ma arriva Calciopoli
L'anno dopo arrivano l'olandese Van Der Sar, Zambrotta e il serbo Kovacevic. La cavalcata verso lo scudetto, che sembrava ormai cosa fatta, si interrompe all'ultima giornata nel diluvio sul campo del Perugia. La Juventus perde per 1-0 e la Lazio è campione. Stesso risultato per l'anno dopo ma questa volta la rivale è la Roma di Capello. La Juventus pur non costante nei risultati riesce a vincere numerosi scontri diretti ma alla fine saranno i giallorossi e prevalere con due punti di distacco. Unica nota positiva è il nuovo arrivo Trezeguet che segna 14 gol. Si riparte per la stagione 2001-02 con il ritorno di Marcello Lippi e gli arrivi di Nedved, Buffon e Thuram. Lascia fra mille rimpianti Zidane che va a Madrid. È una Juve da diesel che scalda i motori nel finale di stagione e arrivando all'ultima giornata con un punto di svantaggio dall'Inter di Ronaldo che perdono contro la Lazio. Per i bianconeri è lo scudetto numero 26. L'anno dopo stesso copione e la Juve fa il bis.
Parte male e recupera nel finale con lo scudetto numero 27 cucito sulle maglie. In Champions League arriva in finale dove trova il Milan che vince la finale di Manchester solo ai rigori. L'anno dopo muoiono il presidente Chiusano e Umberto Agnelli. Unica gioia dell'anno è la Supercoppa Italiana. In campionato la squadra è terza, vengono eliminati in Champions dal Deportivo la Coruna e perdono in finale di Coppa Italia contro la Lazio . Seguiranno poi due titoli vinti sul campo ma revocati dalla giustizia sportiva. Il primo scudetto revocato è vinto grazie a una squadra allenata da Fabio Capello e gli importanti rinforzi di Cannavano, Zebina, Emerson e Ibrahimovic. La superiorità è schiacciante: il Milan secondo è a sette lunghezze, l'Inter terzo a 14 punti di distacco.
Il secondo titolo revocato è frutto di una squadra che si giova dei rinforzi di Mutu, Chiellini e Viera. La squadra parte con nove vittorie consecutive e trionfa sul campo dominando le dirette avversarie. Un dominio sul campo che viene cancellato dallo scandalo detto Moggiopoli dal nome del dirigente juventino Moggi. La Juve viene retrocessa per la prima volta nella sua storia in Serie B, scampando una ben più grave punizione. I dirigenti bianconeri coinvolti si dimettono e vengono sostituiti da altri guidati dal presidente Cobolli Gigli e dall'Ad e Direttore Generale Blanc. La stagione 2006-07 vede la fuga di importanti giocatori e dell'allenatore Capello. Nuovo mister è Didier Deschamps che guida con Del Piero la squadra alla pronta promozione in Serie A. La penalizzazione iniziale di 17 punti non permette passi falsi. In corso di campionato la società ottiene uno sconto a meno 9. Il cammino della squadra è ora meno difficile. Buone notizie che vengono oscurate dal tentato suicidio dell'ex giocatore e ora dirigente della Juventus Pessotto. La matematica certezza della promozione arriva già a metà maggio. Si dimette l'allenatore francese e si ufficializza l'ingaggio di Ranieri. L'anno del ritorno in Serie A è segnato dall'acquisto di Sissoko che dà maggiore quadratura alla squadra e permette il ritorno della Juventus fra le grandi del campionato. Con il terzo posto partecipa ai preliminari di Champions che supera brillantemente.
Del Piero, protagonista di una stagione eccezionale, vince la classifica dei cannonieri con 21 reti, a meno uno il compagno Trezeguet. Nel campionato 2008/09 la Juve è in difficoltà nella seconda parte di stagione, Il rischio di perdere la Champions suggeriscono impietosamente di sostituire Ranieri con Ciro Ferrara, alla sua prima panchina; la Juve chiude il campionato alla piazza d'onore.
Gli anni '10 del Duemila: l'illusione Ferrara e il ritorno alla presidenza di un Agnelli
La stagione successiva si apre con forti speranze di successo. Ritorna in bianconero Fabio Cannavaro e arrivano Fabio Grosso, Felipe Melo e Diego. A ottobre lascia la presidenza Giovanni Cobolli Gigli: i pieni poteri vanno a Jean-Claude Blanc. La squadra, partita molto bene, incappa però in una serie di infortuni che ne compromettono il rendimento globale.
A fine gennaio altro avvicendamento alla panchina (cosa inusuale nella storia juventina), con Zaccheroni al posto di Ferrara. La stagione si chiude con un settimo posto, che significa preliminari di Europa League. Qualcosa deve però cambiare ai piani alti della società; la svolta si ha con la nomina di Andrea Agnelli alla presidenza, il 19 maggio 2010. Vengono nominati Giuseppe Marotta come nuovo direttore generale e Luigi Delneri come nuovo allenatore del club, rispettivamente.
La stagione seguente la Juventus partecipa all'Europa League, e conclude, per seconda stagione consecutiva, al settimo posto in campionato. Dal 31 maggio 2011 il ruolo di tecnico è stato assunto dall'ex giocatore e capitano bianconero Antonio Conte, con cui la squadra ha ottenuto il titolo del campionato di Serie A 2011-12 stabilendo il record d'imbattibilità stagionale (38 partite).