Bianco e celeste
I colori storici della S.S. Lazio sono il bianco e il celeste, scelti in onore della Grecia, patria delle Olimpiadi, in quanto la società romana fu fondata in un periodo di rinascita dell'antico spirito olimpico, risorto in quanto nel 1896, su impulso del barone francese Pierre de Coubertin, si svolsero i primi Giochi olimpici dell'era moderna.
Per la scelta dei colori determinante fu il giudizio del principale fondatore, Luigi Bigiarelli, segnato dalla rinascita dell'ideale olimpico di cui fu un appassionato cultore e al quale consacrò le sue gesta di emerito sportivo dell'epoca (fu podista e nuotatore), mentre uno dei suoi amici nonché socio fondatore, Olindo Bitetti, fu colui che ispirò la scelta del nome Lazio, escludendo volutamente quello di Roma, in quanto già esistente una società polisportiva dal nome Ginnastica Roma, ma soprattutto per ampliare gli scenari della società anche oltre i confini dell'Urbe. Per i colori della loro maglia (la prima completamente bianca, come nella foto a lato, e poco dopo a scacchi bianchi e celesti), i giocatori della prima squadra della Capitale sono soprannominati Biancocelesti od anche Biancazzurri.
Numeri ritirati
La S.S. Lazio ha deciso nella stagione 2003-04, sotto la presidenza dello scomparso presidente Ugo Longo, di ritirare la maglia n°12 come segno di riconoscenza verso la Curva Nord, cuore della tifoseria biancoceleste, considerata il dodicesimo uomo in campo, soprattutto in quella particolare annata durante la quale il club romano versava in condizioni di squilibrio finanziario. Da allora la casacca n°12, pur essendo a disposizione dei calciatori biancazzurri, viene considerata appartenente ai supporters laziali.