Il volo dei Biancocelesti
I primi anni del '900: gli esordi e i primi calci
Il 9 gennaio del 1900, Anno Santo, nasce la Società Sportiva Lazio. A fondarla sono nove giovani romani sull'onda dell'entusiasmo delle Olimpiadi di Atene del 1896, on a capo il giovane sottoufficiale dei Bersaglieri, oltre che atleta podista, Luigi Bigiarelli (nella foto). Il bianco e il celeste sono i colori sociali scelti, quelli appunto della bandiere greca. Il simbolo è l'aquila, animale fiero e combattivo, ma anche araldo dell'antica Roma. È inizialmente una società polisportiva: i soci si dedicarono inizialmente al canottaggio e al nuoto d'estate, al podismo d'inverno. Il calcio fece la sua prima comparsa solo un anno dopo, grazie a un certo Bruto Seghettini che spiegò le regole di quel gioco proveniente dall'Inghilterra.
La prima partita di calcio (non ufficiale) viene disputata il 16 maggio 1902. Nel 1907 la Federazione Italiana Football (la futura Figc) sponsorizza il Campionato Romano di I Categoria, che si conclude con la vittoria della Lazio in finale sulla Virtus. Tale successo, tuttavia, non costituisce titolo per un'eventuale ammissione ufficiale alle fasi successive del campionato nazionale. Ben presto la Lazio diventa la squadra più forte della capitale e la sua fama travalica i confini regionali. Verrà chiamata nel 1907 a Pisa per disputare la finale del campionato centro meridionale contro Lucca, Pisa e Livorno. In una sola giornata si giocarono tre partite. I biancocelesti sbancarono vincendo tutte le gare e si aggiudicano il torneo.
Gli anni '10: la sconfitta per il titolo e la Grande Guerra
Con l'estensione del campionato nazionale da parte della Figc al Centro-Sud, il Campionato Romano viene declassato a III Categoria, impedendo così nuovamente la partecipazione della Lazio al torneo nazionale. Nella stagione 1909-10 è prima nel Campionato Laziale di I categoria. Nel campionato 1912-13 vince il Girone Laziale e si aggiudica anche il torneo a eliminazione diretta per disputarsi il titolo. Nella finale scudetto trova la Pro Vercelli che vince per 6-0. L'anno dopo, prima dell'introduzione del Girone Unico, giungerà alla finale nazionale e sarà sconfitta dal Casale. La stagione 1914-15 si interrompe per lo scoppio della guerra quando i biancocelesti sono secondi nel girone Laziale.
Gli anni '20: occasioni mancate e posizioni di ricalzo
Si riprende con la stagione 1919-20 e la Lazio giunge per ben tre volte consecutive al terzo posto nel girone regionale senza accedere alle finali nazionali.
Cosa che accade invece nel campionato 1922-23 in cui i romani arrivano in finale. Trovano il fortissimo Genoa che li supera nella doppia finale. L'anno dopo non va oltre l'ambito regionale. Cosa che invece succede nella stagione 1924-25. Perde per ò lo spareggio per la finale contro l'Anconitana. Fino alla fine degli anni Venti occuperà posizioni di rincalzo sia a livello regionale e poi nel girone del Campionato Nazionale dove il migliore piazzamento sarà un ottavo posto.
Gli anni '30: l'era del Brasilazio e risultati altanelanti
Con la stagione 1929-30 nasce la Serie A. Il debutto non può essere migliore: vittoria per 3-0 contro il Bologna campione in carica. Ma lo svolgimento del campionato sarà avaro di soddisfazioni. La squadra chiuderà al quindicesimo posto. Nella squadra militano numerosi giocatori brasiliani tanto che si parla di "Brasilazio". I risultati però seguono un andamento da montagne russe. Le sue sono prestazioni altalenanti e i risultati a fine stagione sono sempre intorno alla decima posizione. La svolta si ha con la presidenza Gualdi. Già nella stagione 1934-35 i biancocelesti si piazzano al quinto posto. Vengono acquistati anche forti giocatori come Attilio Ferraris e Silvio Piola uno dei più grandi goleador italiani di tutti i tempi.
Il top verrà raggiunto nel campionato 1936-37 con la seconda posizione dietro al Bologna, una delle squadre più forti di quel periodo. Il titolo scappa di mano ai romani dopo aver condotto in testa per buona parte del campionato. Lo stesso anno la squadra muove i primi passi in campo internazionale partecipando alla Coppa Europa dove viene sconfitta solo in finale ad opera degli ungheresi del Ferencvaros. Gli ultimi anni del decennio furono avari di soddisfazioni.