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La leggenda rosanero

logo1898Correva l'anno 1897, quando il football arriva a Palermo grazie ai marinai dei mercantili inglesi di Sua Maestà il Re d'Inghilterra, che ingaggiano vere e proprie sfide con i portuali nel piazzale fangoso del porto di Palermo. Già un anno più tardi, nell'Aprile del 1898, si ufficializza la nascita dell'Anglo Panormitan Foot Ball Club, con a capo il console Giuseppe Whitaker, nato a Palermo nel 1850. I primi colori sociali sono rossoblu, gli stessi che l'anno dopo saranno mutati in rosanero: i colori del dolce e dell'amaro. Leggenda vuole che i nuovi colori nascano da un errato lavaggio delle maglie rossoblu inaspettatamente scoloritesi. La storia del Palermo calcio è una delle storie calcistiche più belle di tutti i tempi.

Una squadra nata per il puro divertimento dei nobili di fine Ottocento (come del resto accadde in città come Londra o Genova), ha sempre posseduto un certo fascino che ha letteralmente incantato generazioni e generazioni di palermitani. Gli stessi colori," il rosa delle vittorie ed il nero delle sconfitte", sottolineano un po' quello che è sempre stato il cammino dell'aquila rosanero: si è passati spesso da anni di splendore e gloria ad anni grigi e vergognosi.

LE ORIGINI
Il 1° novembre 1900 nasce l'Anglo Panormitan Athletic and Foot-Ball club, per opera del ventiduenne Ignazio Maria Pagano, reduce da un recente viaggio a Londra, la vera patria del calcio di allora.Il Palermo fu così la prima società del Meridione(solo poco dopo vi fu la Lazio, nel maggio del 1902). I colori sociali della neonata squadra furono il rosso ed il blu.Fra i soci del nuovo club vi furono: Norman Olsen, George Blake, Natale De Stefani, Felice Pirandello, Walter Gaffiero, Roberto e Vincenzo Pojero, Benoit Marino, Enrico Giaconia, Matteo Macaluso e, non ultimo il console Edward De Garston.

Il primo incontro del Palermo risale così al 30 dicembre 1900 sul campo Notarbartolo contro l'equipaggio del Nathan.L'icontro fu a totale sfavore dei palermitani che subirono una durissima sconfitta per 5-0.Durante i primi anni del Novecento non esisteva ancora un campionato nazionale e squadre come il Palermo effetuavano solo gare amichevoli. I risultati del Palermo erano molto altalenanti. Il primo evento di alto rilievo si ha il 24 giugno 1907, quando arrivavano a Palermo i reali d'Inghilterra, Edoardo VII e la consorte Alessandra, a bordo dello yacht "Victoria and Albert".Edoardo VII era un grande amante del foot-ball ed in suo onore venne fatto un incontro fra gli inglesi e i palermitani.Naturalmente vinsero i maestri londinesi. In quel periodo avvenne il cambio di colori, da rosso-blu(un abbinamento di colore ormai troppo utilizzato fra le squadre italiane nate, prima fra tutti il Genova 1893),a rosa-nero(colori già presi nei primi tempi dalla Juventus, che assunse poi il bianco ed il nero). Giuseppe Airoldi aveva scritto a Giosuè Whitaker, uno degli animatori del Palermo Fbc: <>.

I nuovi colori rimasero per sempre e furono cambiati solo durante il periodo fascista, quando Benito Musollini volle che la squadra della città di Palermo indossasse i colori del comune, ovvero il giallo ed il rosso(fortunatamente, dopo il fascismo, furono riadottati i tradizionali colori).La storia del primo Palermo di lega con uno dei più prestigiosi trofei di quell'epoca: la coppa Lipton.Fra il 1909 ed il 1915 vennero così giocate le gare per l'assegnazione del trofeo, messo in palio dal "re del tè" ovvero Lord Lipton(grande amico dei Florio, potente e ricca famiglia palermitana dell'epoca).A questo torneo meridionale presero parte società come Lazio, Naples, Messina, Audax e ovviamente il Palermo. Il Palermo riuscì ad aggiudicarsi il trofeo ben cinque volte su sette, guidati dall'indimenticabile capitano Ernesto Barbera. L'ultima coppa Lipton risale al 1915.

Dopo la sospensione bellica
A causa del Primo conflitto mondiale (1915-18), le attività sportive, compresa quella calcistica, dovettero arrestarsi. Finita la Grande guerra non vi fu da parte delle ricche famiglie dell'epoca (compreso i Florio) né la forza né la voglia di ricostituire il club palermitano.Solo grazie alla passione degli sportivi palermitani poterono esistere realtà come quella del Racing Fbc, che nel 1920 cambiò denominazione divenendo Us Palermo. Il nuovo Palermo disputò le gare al campo Ranchibile(situato allora nei pressi dell'attuale stadio de "La Favorita"). Nel 1923 si ha la fusione con l'"Unione sportiva Leoni" del gelataio Petrolo, mentre nel 1924 si ha la fusione con la Libertas. Gli sportivi impazzivano a quei tempi per Di Lucia, Ferro, Frangipane.

Ma il cammino societario fu molto tortuoso. Con l'avvento del fascismo coincide anche il fallimento societario del 10 luglio 1927, ad opera dell'allora presidente Valentino Colombo. Quelli erano gli anni della prima volta in serie A(che allora era chiamata Prima Divisione). Il 15 agosto 1928 il club fu rifondato con un capitale sociale di 100 mila lire, frutto di un azionariato popolare.Documenti sembrano attestare l'interesse di Totò Vilardo(personaggio palermitano storico),già a capo della G.S.Vigor. Con la nuova società vi fu la prima serie B del nuovo campionato nazionale(a girone unico, adottato dopo la riforma Pozzo), arrivata dopo la stagione 1929/30. La squadra era amministrata a quei tempi dal barone Bordonaro di Gebbiarossa.

Gli anni d'oro
Con gli anni Trenta per il Palermo arrivano gli anni d'oro. La prima serie A si ha nel campionato 1932-33.Il bomber di quella stagione fu Chiecchi.Altri giocatori di quell'epoca furono Valeriani,Lo Prete,Nigiotti e il centravanti Carlo Radice.Tutti questi giocatori contribuirono alla conquista della prima serie A, che negli Anni Trenta il Palermo conobbe per quattro anni di fila.Furono tempi grandiosi.Da ricordare anche i grandi Santillo, Borel e Ziroli.In seguito vi fu il tracollo.In pochi anni la squadra riuscì persino a piombare in serie B nel 1936 e in serie C nel 1940.

 

 

 


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