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Gli anni '80 e la C2

Unione Sportiva Sassuolo Calcio 1988-1989Stagione certo non fortunata che si conclude con il ritorno nei campionati dilettantistici, dopo un arrivo a pari punti con Boca San Lazzaro di Savena e Baracca Lugo, che vede questi ultimi salvarsi per la miglior differenza reti. Sassuolo che vive solo un anno di purgatorio e ritorna in Serie D.

Nel campionato 1977-78, stagione dell'ultima riforma dei campionati, gli emiliani che hanno cambiato ancora presidenza e guida tecnica, sono sempre nel girone D, con formazioni marchigiane, romagnole ed emiliane. Salvezza di un soffio con un solo punto di vantaggio sul quartetto delle retrocesse.

Nuova stagione sportiva (1978-79) e nuovo staff con Gilberto Prati alla Presidenza che riporta alla guida tecnica Augusto Vaccari. Cambio anche nella tenuta da gioco, con i pantaloncini che diventano blu. Cambiamenti che non giovano, infatti il club retrocede mestamente con soli 17 punti conquistati.

Gli anni Ottanta
La U.S. Sassuolo calcio si ripresenta al campionato di Interregionale al via della stagione 81-82, sempre con Prati alla presidenza e Franco Martinelli in panchina, partecipando nel girone C, emiliano-romagnolo, ottenendo il 6º posto finale grazie alle 13 reti del bomber Maini. L'annata seguente il bomber locale si conferma con 12 segnature e per i neroverdi è 8º posto, in un girone misto emiliano-veneto, ponendo le basi per il salto di categoria, con la società che passa nelle mani di un nuovo proprietario il ragionier Claudio Sassi.

La stagione 1983-84 è una di quelle storiche per la squadra di Sassuolo, si ha un primo appoggio esterno di Giorgio Squinzi con la Mapei e i risultati si vedono; al termine di un lungo duello a distanza con il Rovigo, gli emiliani vincono il girone D, con sole 3 sconfitte, approdando per la prima volta nel campionato di Serie C2. Sempre con l'attaccante Maini sugli scudi questa volta con 15 reti.

Per la C2, dove viene inserito nel girone C, si ha la conferma di tutto lo staff a partire dal tecnico della promozione Aurelio Dotti, per una squadra formata da quasi tutti giocatori della zona, nel primo anno di Interregionale.

Una stagione da incorniciare per i neroverdi, con un ottimo sesto posto finale, una sola sconfitta interna, spinti come sempre dal bomber Piero Maini, che conferma le sue qualità anche nella categoria superiore con 11 centri. Nel campionato successivo 85-86, il Sassuolo pur confermando lo stesso gruppo, incontra alcuni problemi sul cammino, riuscendo comunque a centrare una sofferta salvezza.

La stagione 1986-87, vede gli emiliani spostati nel girone B; presidente è sempre Sassi, mentre in panchina Ezio Galbiati, che in squadra può contare su buoni giocatori di categoria come lo stopper Malaguti, il mediano Residori e il centrocampista Alessandro Pane, in seguito all'Empoli.

Per i sassolesi, da registrare anche il ritorno di Ezio Pascutti a rilevare Galbiati, per cercare di centrare la salvezza che arriva. Nel 1987-88, sempre inseriti nel girone B, da registrare alcuni cambiamenti importanti. La Mapei diventa sponsor e mette come general manager, l'ex ala di Inter e Fiorentina Giorgio Mariani, mentre in panchina troviamo Giancarlo Magrin.

Viene abbandonata la storica sede di via Fossetta 1, per passare in Piazza Risorgimento 47, dove è situato lo stadio "Ricci". Confermati Residori, Montanini, in prima squadra si affacciano anche il bomber Cosimo Francioso, prelevato dal Galatina e anche un giovanissimo Schenardi, al tempo nemmeno ventenne, arrivato in prestito dalla Cremonese.

Per il centrocampista alla fine della stagione saranno 33 le presenze e due reti, ma la squadra arranca, arrivando terz'ultima con 28 punti e arriva la retrocessione con il Suzzara e la Pro Patria. Al termine del campionato per Suzzara e Sassuolo ci sarà anche il ripescaggio in categoria.

Nel campionato successivo il tecnico è Guido Mammi, con un Sassuolo che trova una sua precisa identità con Aloise, Paraluppi, Zuccheri in difesa Schenardi, Liset, Residori e Lagrasta a centrocampo oltre agli attaccanti Paraluppi e D'Agostino con 24 goal complessivi. Un gruppo che nonostante il cambio di panchina da Mammì a Adelmo Capelli, ottiene un 5º posto di tutto rispetto.

La stagione 89-90, vede la formazione neroverde sempre nel giorne B di C2, si registrano alcune partenze importanti come Liset che approda all'ambiziosa Solbiatese di Caravatti, che poi verrà sconfitta nello spareggio promozione dalla Spal a Verona.

Il Sassuolo, conferma comunque la solita l'intelaiatura con Schenardi sempre più simbolo della squadra; inizialmente in panchina Adelmo Capelli, quindi Raffaello Vernacchia ex ala dell'Atalanta in B e poi il sempiterno Gianni Seghedoni, ma non riesce a raddrizzare la baracca. Al termine del campionato i sassuolesi non possono evitare la caduta in Interregionale accompagnati da JuveDomo e Orceana.

 

 

 


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