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Tutti allo stadio

abete«La strada è tracciata, restituiremo lo stadio alle famiglie, non si torna indietro». Giancarlo Abete, presidente Figc parla così del futuro del calcio italiano. Il numero uno del calcio ha dichiarato di non avere dubbi sul fatto che la crescita del calcio italiano dipenda necessariamente dalle tribune degli stadi. Sono necessari cioè interventi di ammodernamento degli impianti sportivi per accrescerne anche la sicurezza. Quando Abete afferma che «dobbiamo curare l'idea dell'ospitalità» si riferisce alla necessità di un cambio di mentalità secondo il quale andare allo stadio deve diventare la stessa cosa che recarsi a vedere uno spettacolo, a teatro o al cinema, senza preoccupazioni sulla sicurezza né tanto meno sull'incolumità dei tifosi sugli spalti. A tal fine è necessario migliorare gli stadi rendendoli più confortevoli e polifunzionali. «Sevirà per riportare le famiglie e i giovani allo stadio. Perché le società devono capirlo: è importante attirare i giovanissimi allo stadio. Se un ragazzo si appassiona agli spalti dall'età di 10-12 anni, è molto probabile che ci vada per tutta la vita» ha spiegato il presidente Abete, che ha voluto chiarire le condizioni per raggiungere questo ambizioso obiettivo.