Digos a caccia di ultras
Perquisizioni sono state compiute dalla Digos nelle abitazioni di ultrà del Verona in relazione agli incidenti avvenuti di recente a Bologna. Cinque tifosi sono stati accompagnati negli uffici della Digos della Questura scaligera. La loro posizione è in fase di accertamento ma, secondo quanto si è appreso da fonti investigative, nei loro confronti potrebbero scattare dei provvedimenti cautelari.
Perquisizioni anche a Bologna per gli episodi all'esterno del Dall'Ara prima della partita col Verona. Sarebbero in corso anche nel capoluogo emiliano arresti differiti, misure disposte dopo l'esame dei filmati su quanto avvenuto. Non è ancora stato fornito il numero di tifosi interessati dalle misure ma si è saputo che un arresto è stato già eseguito: si tratta di un bolognese di 39 anni, legato al gruppo di tifosi `Beata gioventù´.
È accusato di rissa aggravata e lesioni. Nelle immagini lo si vede con un'arma in mano, probabilmente un coltello. È sospettato di essere coinvolto nel ferimento del veronese accoltellato al braccio.
Polizia e carabinieri di Venezia stanno invece svolgendo un'operazione congiunta per l'esecuzione di 19 provvedimenti cautelari a carico di ultras del club lagunare appartenenti a due diverse frange. I destinatari dei provvedimenti, 8 obblighi di dimora con prescrizione di permanere in casa dalle 20.30 alle 6, e 11 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, sono appartenenti a due diversi gruppi, uno vicino all'estrema destra e l'altro all'estrema sinistra. Le accuse nei loro confronti vanno dalla rissa aggravata alle lesioni.
In particolare ad alcuni si contesta l'episodio del 21 ottobre 2012 quando un tifoso venne colpito con un oggetto contundente e finì in coma. Un aggressore venne arrestato in flagranza per tentato omicidio.