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Calcio a 5, falli e botte fra non vedenti

calcio 5Interventi fallosi a non finire, piccole zuffe e persino partita sospesa per dieci minuti per ripristinare la calma: è la sintesi della finale di Supercoppa italiana di Calcio a 5 non vedenti, sul terreno del centro sportivo «Massimiliano Kolbe» di Lecce, tra i campioni d'Italia dell'Ascus Lecce e l'Ads Roma, vinta dalla squadra capitolina per 1-0.

«L'hanno messa subito sul piano della forza, tirando calci anche a gioco fermo» ha dichiarato il presidente e giocatore dell'Ascus Lecce, Salvatore Peluso.

Tutto è iniziato al 15' del primo tempo quando a gioco fermo un giocatore della Roma ha scalciato un avversario e l'arbitro, Stefano Solazzo di Avellino, ha tirato fuori il primo dei tre cartellini rossi che hanno caratterizzato il match.

Da quel momento la gara ha registrato una fitta serie di interventi fallosi, tanto che a metà del secondo tempo l'arbitro ha espulso due giocatori, uno per parte, che erano venuti alle mani.

La doppia espulsione ha scatenato il parapiglia tra dirigenti e accompagnatori delle due squadre fuori dal campo, placato a fatica dal direttore di gara, costretto a sospendere la gara per 10 minuti. Poi l'arbitro è riuscito a condurre a termine l'incontro, che ha sancito la vittoria della Roma tra mille polemiche.