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«Sos arbitri? La Federcalcio interverrà presto»

cartellino rosso arbitro400Sono numeri che fanno paura. L'ottobre rosso con i 30 casi di violenza, i 2.323 episodi in cinque anni, i 109 arbitri finiti in ospedale nella sola annata 2013-2014, con il grido di allarme del presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, e l'appello di Pierluigi Collina, preoccupano pure il vertice della Federazione.

Ma Carlo Tavecchio respinge le accuse di immobilismo. «É una situazione a cui guardare con estrema attenzione e da affrontare con grande determinazione», dice il presidente federale eletto lo scorso 11 agosto a Roma.

«Tant'è che al grido di dolore di Nicchi nell'ultimo consiglio federale - spiega Tavecchio - da parte di tutti c'è stata una dichiarazione di volontà di prendere provvedimenti e di studiare nuove soluzioni, anche rispetto all'attuale sistema di sanzioni».

Prossimo Consiglio In ogni caso, non si può continuare così, come se per andare ad arbitrare fosse ormai necessario l'elmetto. Non c'è tempo da perdere.

L'appuntamento, comunque, è fissato per il prossimo consiglio federale del 14 novembre, nonostante l'ordine del giorno sia già «assediato» dal caso che riguarda la risposta ai tagli delle risorse per il calcio decisi dal Coni, e dai primi punti dell'agenda delle riforme.

«É una situazione non più tollerabile, ce ne rendiamo conto, e sono allo studio varie ipotesi». A quanto sembra, non si lavorerebbe soltanto sull'inasprimento delle sanzioni per i protagonisti di violenza, ma pure su norme «parallele», afflittive (punti) ma anche onerose (soldi).

«Non siamo fermi» Tavecchio non si esprime sulla possibilità di un clamoroso sciopero che bloccherebbe l'intero calcio italiano - ieri comunque, avrebbe sentito Nicchi cercando di rassicurarlo - ma ci tiene a sottolineare che la richiesta di aiuto degli arbitri e dei suoi dirigenti non è caduta nel vuoto: «la Figc non sta ferma. Bisogna trovare un sistema per reagire.

E vogliamo farlo al più presto. Tutto il Consiglio federale condivide questa preoccupazione e io non posso che farmene interprete. Con convinzione» .

Da la Gazzetta dello Sport del 5 novembre 2014 a firma di Valerio Piccioni