Giocatori del Foggia aggrediti da ultras pisani
È cominciata male, è finita peggio. E non è solo il risultato (4-2 per il Pisa) ad amareggiare il Foggia nella finale di andata dei playoff di Lega Pro giocata in Toscana. Allo spettacolo in campo dell'Arena Garibaldi hanno fatto da contraltare scene di violenza all'esterno del terreno di gioco.
La deriva peggiore, in serata: al rientro del pullman dei rossoneri a Tirrenia - denuncia la società - alcuni sostenitori pisani avrebbero accolto i calciatori del Foggia con sfottò e insulti.
Dalle parole si è passati alle vie di fatto e sarebbe partita - è la ricostruzione della società - una colluttazione, sfociata in un'aggressione ai danni dei calciatori. Ad avere la peggio è stato Alberto Gerbo, costretto a ricorrere alle cure dei medici, colpito da un pugno.
Un episodio arrivato dopo una giornata di tensione: se l'ingresso del pullman del Foggia allo stadio era stato accolto con pugni e calci al mezzo, la dirigenza rossonera è stata costretta ad allontanarsi dalla tribuna.
Il presidente, la proprietà, il sindaco di Foggia e tutta la delegazione rossonera hanno dovuto abbandonare il settore assegnato a pochi minuti dal fischio di inizio, andando a seguire l'incontro in curva.
"Siamo stati oggetto di invettive - ha spiegato il presidente del Foggia, Lucio Fares - ed è mancato poco che si arrivasse al contatto fisico. C'è stata una mancanza totale del servizio d'ordine interno, non c'era praticamente nessuno e, pur senza fare polemica, è un dato di fatto che siamo stati costretti a vedere la partita in curva".
La società rossonera ha annunciato una nota ufficiale, che sarà diramata nelle prossime ore, per spiegare l'accaduto e manifestare il proprio sdegno.
Con queste premesse, sembrano quasi profetiche le parole del tecnico del Pisa, Rino Gattuso, a fine partita: "Andremo a Foggia con l'elmetto".