Blatter: libera circolazione
Fate circolare liberamente i calciatori palestinesi dai Territori: la richiesta della Fifa rischia di aprire un caso diplomatico con Israele. Il presidente della Federcalcio mondiale Sepp Blatter, come promesso dopo la sua visita nei Territori palestinesi, ha infatti incontrato il premier israeliano Benjamin Netanyahu per chiedere maggiore libertà di movimento per i palestinesi.
''Abbiamo avuto il via libera'', ha detto Blatter dopo l'incontro a Tel Aviv. Ma la versione del governo è diversa. ''Non consentite che il calcio sia strumentalizzato ad altri scopi'', le parole di Netanyahu, che nell'incontro ha anche mostrato le foto satellitari del campo di calcio di Gaza da cui sono partiti razzi contro Israele.
Il resoconto dell'incontro viene riportato anche dal sito della Fifa. ''Ho spiegato a Netanyahu - le parole di Blatter - che fra i contenuti del mio mandato c'e' quello di facilitare i rapporti e la libertà di movimento di squadre, arbitri e materiale calcistico, da e per la Palestina. Ho chiesto aiuto al Premier, e lui mi ha detto di si', nell'ambito della verita' e del fair-play. Lui a sua volta mi ha chiesto appoggio sul fatto che il calcio non deve essere strumentalizzato a fini politici''.
Blatter ha suggerito a Netanyahu che ''la Fifa organizzi una task-force con i presidenti della Fifa, dell'Uefa, della confederazione asiatica e delle federazioni calcistiche di Israele e Palestina''. Prima riunione prevista, a ottobre a Zurigo. Ben diversa e' invece la versione di Netanyahu, che afferma di aver mostrato a Blatter ''la concreta evidenza dell'uso dei palestinesi dei campi di calcio'', sostenendo che li usano ''come basi per lanciare razzi sulla popolazione civile in Israele''.
A questo scopo gli ha mostrato, ''in risposta ai commenti da lui pronunciati'' nel corso della visita, le foto che mostrano tra l'altro ''i missili lanciati su Israele dal cuore della popolazione civile a Gaza; fotografie aeree del 16 novembre del 2012 che mostrano un sito di lancio di missili Fajr-5 nello Stadio di calcio di Gaza; la fotografia di un palazzo colpito dai missili a Rishon Lezion e il video clip preso da civili il 10 marzo del 2012 con la partita di calcio tra il Beer Sheva e l'Um Al-Fahm sospesa all'improvviso a causa del lancio di razzi sull'area dello stadio''.
Per il premier israeliano si tratta di ''un doppio crimine il loro tirare sui civili e nascondersi dietro i civili''. Nell'incontro Netanyhau si e' anche riferito alle recenti interviste ai media del presidente dell'Associazione calcio palestinese Jibril Rajoub nelle quali quest'ultimo ha detto che ''se i palestinesi avessero una bomba atomica, l'avrebbero gia' buttata su Israele e che Israele è il nemico del popolo palestinese''. Israele ha chiesto che ''la Fifa assicuri questo 'fair play' e che non consenta che essa stessa e lo sport siano usati per lo spargimento di propaganda mendace contro Israele''. Insomma, la questione è ancora completamente aperta.