Gioiosa, vince la legalità
La scuola in cui 200 ragazzini imparano a dare calci al pallone e alla criminalità continuerà a essere, insieme al campo di Rizziconi, un simbolo di straordinaria forza per chi crede nei valori dello sport
Qualche volta anche le vie del pallone sono infinite. Dalla Calabria, una piccola grande notizia per l'intera comunità nazionale: pare proprio che il campo sportivo di Gioiosa Ionica voluto da don Ciotti, parroco dei luoghi di frontiera e della legalità negata, sia salvo.
Dopo l'appello lanciato dalla Gazzetta e sottoscritto dalle istituzioni del calcio, la Regione non pretenderà più che sia acquistato per 185 mila euro dalle associazioni Libera e Don Mazzi oppure messo all'asta col rischio che se lo prenda la 'ndrangheta.
L'amministrazione del governatore Scopelliti ha assicurato che, in tempi brevi, individuerà l'iter per garantirne il futuro. Dunque, a meno di inusitati colpi di coda della burocrazia (vigileremo), la scuola in cui 200 ragazzini imparano a dare calci al pallone e alla criminalità continuerà a essere, insieme al campo di Rizziconi, un simbolo di straordinaria forza per chi crede nei valori dello sport e in ciò che possono rappresentare nei contesti sociali più difficili.
territorio ostile — La vittoria, però, non ci sazia. Anzi, ci rende golosi... Il mezzogiorno d'Italia non deve accontentarsi di pochi fortini della legalità in territorio ostile, bensì costruire tante realtà quotidiane da cui l'idea che la lealtà sportiva è anche lealtà civile possa propagarsi come un'onda di acqua pura.
Lasciar cadere la mobilitazione che ha sostenuto i volontari di Gioiosa sarebbe un imperdonabile regalo alle mafie. Per questo, Don Ciotti, la Gazzetta e la Fondazione Cannavò sentono di dover lanciare un altro appello a chi - Federcalcio, Lega di A, Lega di B, Lega Dilettanti e Tim - ci ha offerto generosa disponibilità sin dal primo istante.
E a quanti, mi auguro tanti, vorranno aggiungersi. Con i denari risparmiati e il supporto delle autorità locali è possibile articolare un programma organico, non faraonico ma assai concreto, sul fronte dello sport e della legalità.
Il progetto sarà elaborato nei prossimi giorni dalle associazioni e della Fondazione Cannavò, insieme a modalità di partecipazione che indirizzino i finanziamenti direttamente a chi ne ha bisogno. Proviamoci: se pure questo pallone va in porta, avremo vinto tutti insieme la partita più bella dell'anno.
Articolo tratto da Gazzetta.it del 21-11-2013 a firma di Andrea Monti.