Milan ostaggio dei violenti
Dopo la sosta per le nazionali hanno ripreso la loro corsa i vari campionati di calcio. In Italia si incomincia a capire meglio la reale forza delle squadre: la Juve ci sembra quella che sta procedendo con maggiore decisione verso il suo obiettivo (lo scudetto).
La Roma dà l’impressione di essersi fermata, visti gli ultimi due pareggi, e stasera la guarderemo contro il Cagliari, ma non sarà certo una passeggiata per i giallorossi.
Le delusioni maggiori arrivano da Milan, Napoli e Fiorentina, ma non può nemmeno sorridere l’Inter che fa un pari con il Bologna, una squadra costruita per giocare in Serie B.
La squadra nerazzurra perde una buona occasione per vincere una partita decisiva per la sua classifica e agganciare al terzo posto il Napoli. Ma come può vincere l’Inter se gioca con un solo attaccante, tra l’altro una seconda punta? Come mai il sig. Mazzarri ha messo il secondo attaccante a soli cinque minuti dalla fine? Tra l’altro una punta pagata circa 20 milioni, ma non si vede mai sul terreno di gioco. Il signor Mazzarri, detto il maestro (maestro di che poi?), ci dovrebbe dire perché. Non si capisce come mai un allenatore normale venga esaltato in questo modo da media e giornalisti se non per motivi di faziosità.
Le delusioni maggiori arrivano da Napoli e Milan, con la differenza che i rossoneri hanno manifestato le loro difficoltà sin dall’inizio del campionato, mentre il Napoli nelle ultime tre giornate. E qui bisogna spendere qualche parola in più sul Napoli: si è sciolta come neve al sole la tanta pompa magna, messa su dai media e dai loro giornalisti, a favore della squadra napoletana e del suo allenatore. Che senso hanno gli sperticati elogi fin qui espressi? Mi risuonano nelle orecchie ancora titoloni come “Benitez è un grande! Farà grande il Napoli!” Bisogna fare attenzione a questi facili giudizi.
Tutti questi elogi a Benitez e ai suoi giocatori mi sembrano una esagerazione dei giornalisti italiani che spesso amano portare alle stelle alcuni personaggi. Altre volte preferiscono rimanere indifferenti e in altre occasioni prenderli di mira per il solo gusto di criticare. Un esempio ci viene dalla partita Napoli-Parma.
Gli emiliani fanno una prestazione maiuscola, vincendo con merito, successo che va ascritto al signor Donadoni che ha messo bene la squadra in campo in tutti i reparti. Si è sentito dire dai media e dai giornalisti una parola su Donadoni? No! Perché? Perché Il signor Donadoni è un professionista serio….E ai nostri amici giornalisti le persone serie non piacciono. Amano invece i falsi maestri e quindi la partita a Napoli l’ha vinta Cassano, per cui Cassano batte il Napoli.
Povero calcio! Con questa informazione dove si può andare?
Una citazione particolare meritano le contestazioni al Milan da parte dei propri tifosi. Si può giustificare la delusione perché la propria squadra non vince? Sì, certamente sì, ma la contestazione trae origine dalla mancanza di vittorie. I tifosi del Milan vogliono che la loro squadra sia sempre la prima, vogliono avere i migliori calciatori, vincere in Italia e nel mondo, essere la squadra più premiata del mondo. Questo vogliono i tifosi e questa è la filosofia e la cultura d’approccio al mondo del calcio di Silvio Berlusconi e da sempre questa visione è stata venduta ai supporter rossoneri.
Adesso che però Berlusconi non investe a sufficienza per rimanere a certi livelli la gente contesta. Da parte dei tifosi c’è una minima ragione, ma solo quando la contestazione rimane entro i limiti della civiltà. Non lo ha più quando arriva a esprimersi con striscioni deliranti con le parole rivolte ai giocatori e ai dirigenti come queste: “Se non sputate sangue, iniziate ad avere paura”, oppure “La pazienza è finita, pietà per nessuno”. Parole che sono assurde e violente.
Oppure ancor più assurda è l’iniziativa di chiudere tutte le uscite di San siro per parlare a tutti i costi con i calciatori. Ugualmente assurdo è il comportamento di Balotelli che alle 5 del mattino si mette a cinguettare su Twitter… Anziché continuare a biasimarlo in Nazionale e nel Milan forse sarebbe il caso di mandarlo per qualche giorno in una clinica a farsi curare. Un giocatore serio alle cinque del mattino dorme.
Camillo Pisano