Contro il razzismo? La mischia del rugby
"Io li farei giocare un po' a rugby. Tutti quanti". Tavecchio e Balotelli. Malagò e Lotito. Andrea Agnelli, Albertini. Tifosi, giornalisti.
"Qualche mischia, una bella serie di placcaggi. Molto fango, silenzio assoluto. Poi il terzo tempo. E allora sì che cominciamo a parlare di sport. Di educazione e divertimento. Integrazione ".
Martin Castrogiovanni, barbuto pilone della Nazionale ovale, sottoscrive gli invitie aggiunge: "Forse perché in campo hai bisogno di tutti, senza pregiudizi. Come nella vita di ogni giorno.
I piccoletti e i giganti goffi. Quelli ossuti, i ciccioni. Giovani, vecchi. C'è da azzuffarsi e servono rinforzi, ognuno ha un suo ruolo e figuriamoci se hai tempo di guardare al colore della pelle. Poi le regole di una società civile: sono quelle, sono chiare, tutti le rispettano e chi non ci sta viene emarginato".